Cosa portare per un’escursione in barca: checklist essenziale

In ogni escursione in barca che si rispetti, l’esperienza comincia ben prima di imbarcarsi: è nella cura della preparazione, nella scelta oculata di ciò che si porta con sé, che si costruisce la qualità di una giornata sul mare. Prepararsi a un’escursione in barca – che sia lungo la costa frastagliata di Lampedusa, verso l’Isola dei Conigli o tra le baie segrete illuminate dal sole zenitale – non è un atto banale, bensì un gesto di attenzione verso se stessi, verso gli altri compagni di viaggio e verso l’ambiente marino che ci si appresta ad attraversare.

Innanzitutto, è essenziale definire il tipo di escursione: sarà un’uscita di mezza giornata o un’intera giornata in barca? È prevista una sosta per il pranzo, magari con un bagno in una caletta remota, o un semplice periplo panoramico?
In base alla durata, cambia profondamente la checklist dell’escursionista nautico consapevole, che deve sempre prevedere un abbigliamento adeguato. Gli aspetti importanti da considerare in questo caso sono: leggerezza, praticità e protezione. Un cappello a tesa larga in tessuto tecnico o di paglia, una camicia di lino o cotone traspirante, e un costume di qualità che non si inzuppi facilmente sono gli elementi base.
A ciò si aggiunge una maglietta a maniche lunghe anti-UV, particolarmente utile quando si trascorrono molte ore sotto il sole riflesso dall’acqua, spesso responsabile di arrossamenti imprevisti.

Le scarpe sono un altro elemento da non sottovalutare. Niente è più sconsigliato che salire a bordo con calzature da città: servono scarpe da barca o sandali antiscivolo con suola chiara – per non lasciare segni sulla coperta – e che consentano movimenti agili senza rischio di scivolamenti. Non meno importante è il telo mare: meglio sceglierne uno in microfibra, leggero, assorbente e facilmente ripiegabile. Questo può essere usato non solo per asciugarsi dopo un tuffo, ma anche come protezione dal sole quando si desidera stendersi sulla prua.
Nel preparare lo zaino o la sacca stagna – fondamentale per evitare che gli oggetti personali si bagnino – occorre pensare con lungimiranza. Un cambio asciutto, anche solo una t-shirt pulita e uno short, può rivelarsi provvidenziale nel caso in cui ci si bagni più del previsto. Non devono mai mancare una bottiglia d’acqua riutilizzabile da almeno un litro, preferibilmente termica, e snack leggeri ma energetici: frutta secca, barrette ai cereali, biscotti integrali.

Chi parte per una giornata intera dovrebbe anche considerare di portare un pranzo al sacco sostenibile: panini confezionati in involucri riutilizzabili, posate in bamboo, tovaglioli in stoffa. Piccoli gesti che contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale dell’escursione.

Non meno importante è il comparto accessori da escursione in barca: un paio di occhiali da sole con laccetto galleggiante, una crema solare ad alta protezione resistente all’acqua (da preferire nei formati reef-safe per il rispetto dei fondali), un piccolo kit di primo soccorso contenente cerotti, disinfettante, garze, pinzette e farmaci di uso comune, soprattutto per chi è soggetto a mal di mare o intolleranze. In questo contesto, è bene ricordare che anche i farmaci devono essere custoditi in contenitori impermeabili e protetti dal calore.

Da guida, consiglio sempre di portare con sé anche un piccolo quaderno da viaggio o un diario di bordo tascabile, utile per annotare le impressioni della giornata, il nome delle calette visitate, le specie avvistate, o persino qualche pensiero ispirato dalla vastità del paesaggio marino. Una fotocamera compatta waterproof o una action cam può invece rendere indelebile il ricordo di un tuffo tra i fondali di Cala Pulcino o della luce dorata che accarezza Capo Grecale al tramonto.

Infine, per chi ama l’osservazione naturalistica, non devono mancare una piccola guida tascabile alla fauna marina del Mediterraneo e, per i più appassionati, un binocolo da escursione. Molti dei momenti più emozionanti si vivono infatti nell’imprevisto: un delfino che affiora accanto alla barca, un banco di pesci che si muove all’unisono, un falco della regina che plana in alto sulle scogliere.

Tutto ciò che si porta in barca dev’essere essenziale, funzionale e selezionato con cura, in modo da vivere l’esperienza in mare in totale armonia con l’ambiente, il proprio corpo e il ritmo lento della navigazione. Perché se è vero che ogni escursione è un’occasione per scoprire luoghi incantevoli, è altrettanto vero che la qualità dell’esperienza dipende da quanto ci si è preparati a viverla con rispetto, consapevolezza e stupore.

Strumenti per il mare: snorkeling, fotografia e osservazione naturalistica durante una escursione in barca

Una volta salpati e lasciati alle spalle i contorni frastagliati della costa, ci si immerge in un universo sospeso tra cielo e acqua, in cui ogni dettaglio – anche il più minuto – può trasformarsi in una scoperta. L’escursione in barca, specialmente in una cornice straordinaria come quella di Lampedusa, non è soltanto un viaggio fisico, ma anche un’esperienza sensoriale che sollecita lo sguardo, l’udito, il tatto e l’anima.
E proprio per questo, ogni viaggiatore attento dovrebbe dotarsi degli strumenti adatti per interagire con questo mondo sommerso e aereo, senza alterarlo, ma rispettandolo nella sua meravigliosa fragilità.

Tra gli accessori imprescindibili figura, senza dubbio, il kit per lo snorkeling, una delle attività più amate da chi si avventura nelle acque limpide e ricche di biodiversità che circondano l’isola.
La maschera deve essere di qualità eccellente, con visiera panoramica in vetro temperato e silicone anallergico che garantisca una perfetta aderenza al viso senza generare fastidiosi segni di pressione.
Il boccaglio, meglio se con valvola di scarico e paraspruzzo, deve consentire una respirazione agevole e sicura anche ai meno esperti. Le pinne, infine, andrebbero scelte in base al proprio livello di confidenza con l’acqua: corte e flessibili per i principianti, più lunghe e rigide per chi desidera spingersi oltre, magari verso i fondali rocciosi dove crescono le spugne e si ammirano le meduse traslucide.

Non si può però parlare di esperienza completa senza citare l’importanza della fotografia subacquea. Documentare ciò che si osserva – dai cavallucci marini che si aggrappano timidi alle praterie di Posidonia, alle stelle marine adagiate sul fondale – non è solo un vezzo estetico, ma anche un modo per preservare la memoria del viaggio e condividerla con rispetto. Le fotocamere compatte impermeabili rappresentano una soluzione versatile per chi desidera immortalare istanti di rara bellezza senza imbarcarsi in attrezzature professionali. Per i più esperti, una custodia subacquea per reflex o mirrorless offre invece la possibilità di realizzare scatti artistici e dettagliati. Indispensabili, in ogni caso, sono le fascette galleggianti per evitare di perdere l’attrezzatura in acqua e i panni in microfibra per pulire le lenti dalla salsedine.

A completare il corredo dell’esploratore marino si aggiungono strumenti più specifici, legati all’osservazione naturalistica. Un taccuino impermeabile con matita cerata – lo strumento prediletto dei biologi marini e degli appassionati di field observation – consente di annotare rapidamente gli avvistamenti, le condizioni dell’acqua, i comportamenti degli animali o i colori delle formazioni coralline. Alcuni escursionisti più esperti portano con sé piccole carte di identificazione laminate con le principali specie marine del Mediterraneo: un modo elegante ed ecologico per imparare a riconoscere pesci, molluschi e alghe senza dover ricorrere a smartphone o connessioni.

Non va poi trascurato il valore di una torcia subacquea, anche durante le ore diurne. Nei tratti in cui i fondali si fanno più profondi o nelle cavità delle grotte marine, la luce naturale non basta a cogliere tutti i dettagli. Una luce artificiale di buona qualità – con intensità regolabile e fascio ampio – permette di rivelare colori e particolari nascosti, spesso invisibili all’occhio nudo. Per chi partecipa a escursioni notturne, la torcia diventa uno strumento imprescindibile, capace di trasformare l’immersione in un viaggio surreale in cui le creature marine rivelano comportamenti inediti e affascinanti.

Infine, è importante sottolineare che ogni strumento tecnico deve essere utilizzato con etica e consapevolezza. Il rispetto per l’habitat marino implica, ad esempio, l’evitare di toccare o rimuovere organismi dal fondale, di avvicinarsi troppo ai pesci o di usare flash fotografici invasivi. Una guida esperta saprà sempre indicare come muoversi con discrezione, come posizionarsi per osservare senza interferire e come riconoscere i segnali di stress degli animali. Ogni gesto, anche il più piccolo, ha conseguenze e va orientato verso una fruizione responsabile del patrimonio naturale che ci è dato in dono.

Gli strumenti per il mare non sono solo oggetti materiali, ma prolungamenti del nostro sguardo, della nostra curiosità e del nostro rispetto verso un ambiente che ci accoglie ma non ci appartiene. Dotarsi del giusto equipaggiamento significa non solo vivere un’esperienza più intensa e coinvolgente, ma anche assumersi la responsabilità di essere custodi temporanei di una bellezza che va preservata per le generazioni future.

Comfort e protezione: tutto ciò che serve per godersi l’escursione in barca in piena sicurezza

Una escursione in barca, soprattutto se protratta per l’intera giornata e condotta in uno scenario naturale quale quello offerto dalle acque turchesi e adamantine di Lampedusa, impone una riflessione accurata su un aspetto tanto pratico quanto essenziale: il comfort. Essere comodi, asciutti, protetti e in armonia con gli elementi è condizione necessaria per vivere l’esperienza in modo autentico e senza fastidi. Si osserva spesso come l’impreparazione rispetto a questo tema possa pregiudicare il piacere della navigazione o dell’esplorazione costiera. Per questo motivo, predisporre un equipaggiamento orientato al benessere personale rappresenta un gesto non banale, ma consapevole e profondamente rispettoso del proprio tempo e del luogo che si visita.

Il primo consiglio, che potrà sembrare scontato ma che molti dimenticano, è quello di portare con sé un abbigliamento tecnico da barca adeguato alle variazioni climatiche. In estate, quando il sole picchia alto e implacabile, una maglietta in tessuto tecnico a maniche lunghe con protezione UV è un alleato imprescindibile. Abbinata (come anticipato) a un cappello a tesa larga e a occhiali da sole con lenti polarizzate, protegge non solo dal calore ma anche dai riflessi accecanti che la superficie marina amplifica in modo significativo. I pantaloncini in tessuto leggero e traspirante, insieme a un costume da bagno comodo, completano il look ideale per muoversi liberamente tra coperta e tuffi. Tuttavia, poiché il vento può cambiare e l’escursione in barca può includere momenti all’ombra o passaggi in zone più fresche, è sempre saggio prevedere un capo antivento impermeabile – un windbreaker, ad esempio – da indossare all’occorrenza.

Un secondo elemento irrinunciabile è costituito dalla protezione solare, che va ben oltre la semplice crema. Si raccomanda di utilizzare un filtro ad ampio spettro, con fattore di protezione 50+, resistente all’acqua e rispettoso dell’ambiente marino. Le formule biodegradabili non solo proteggono la pelle, ma evitano di alterare l’ecosistema dei coralli e delle specie sensibili. Da preferire sono i prodotti in stick o crema, che non rilasciano residui in acqua. Oltre alla crema solare, è utile portare con sé un doposole idratante, da applicare durante la navigazione per reidratare la pelle stressata da sale e raggi UV. Chi ha una pelle particolarmente delicata dovrebbe prevedere anche una maglia rash guard, un indumento tecnico studiato per ridurre l’attrito con l’acqua e limitare i rischi di eritemi.

Per quanto riguarda i piedi, spesso trascurati, il consiglio nello specifico è duplice: scarpe da scoglio o sandali tecnici per gli sbarchi su cale rocciose e ciabatte in gomma per muoversi sul ponte in sicurezza. Una buona presa antiscivolo è essenziale per evitare incidenti, soprattutto quando il ponte è bagnato.

L’idratazione, spesso sottovalutata, è invece fondamentale. Per questo, è sempre opportuno portare con sé una borraccia termica riutilizzabile, preferibilmente in acciaio inox, che mantenga l’acqua fresca per tutta la durata dell’escursione. Una seconda borraccia può essere utilizzata per bevande elettrolitiche, utili a reintegrare i sali minerali persi con il caldo e il nuoto.

Infine, per chi desidera davvero assaporare ogni istante dell’escursione in barca senza rinunciare a un tocco di cura personale, suggerisco un piccolo kit da viaggio per l’igiene e il comfort: salviette rinfrescanti biodegradabili, spray disinfettante, gel mani antibatterico, burrocacao con protezione solare, e magari un piccolo flacone di olio essenziale di menta o lavanda, da usare per rinfrescare la fronte o distendere i muscoli affaticati dal nuoto.

Prepararsi con questi accorgimenti non significa appesantirsi o eccedere in premura, bensì onorare il tempo prezioso dedicato alla scoperta del mare. Chi si sente a proprio agio in ogni condizione potrà vivere l’escursione in barca con il cuore leggero e gli occhi aperti, pronto ad accogliere ciò che il paesaggio offrirà: una risata con i compagni di viaggio, un tuffo improvviso, un incontro inatteso con un branco di pesci. E forse, proprio grazie a questa cura anticipata, potrà abbandonarsi al piacere profondo dell’imprevisto.

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